STOP alla vendita di nicotina sul web: Ecco cosa cambia

Acquistare prodotti per lo svapo diventerà un ricordo?

Non vogliamo sembrare catastrofisti, ma nel corso dell’ultimo anno abbiamo assistito a diversi provvedimenti provenienti dall’Europa e dalle altre aree del mondo che hanno introdotto limitazioni riguardanti i prodotti per il vaping:

• una proposta della Commissione UE per l’eliminazione dal mercato degli stick aromatizzati da fumare
• divieto dal 1 ottobre 2023 in Olanda dei liquidi per sigarette elettroniche con aromi diversi dal tabacco
• stop dal 1 agosto 2023 in Nuova Zelanda alla vendita di sigarette elettroniche usa e getta e sui nomi accattivanti dei liquidi aromatizzati

Non giunge a ciel sereno quindi una nuova proposta di modifica di Legge molto limitante in fatto di acquisto dei prodotti di svapo, specie se abbiamo ancora in mente il recente sequestro di liquidi scomposti sospettati di essere prodotti pensati appositamente per non sottostare alla tassazione che grava sui liquidi pronti.

Stop alla vendita di sigarette elettroniche online? Gli step fino a oggi

Il Governo, nelle veci del viceministro all’Economia Maurizio Leo (Fratelli d’Italia) ha presentato un emendamento (n.12.35) al Disegno di Legge “Delega al Governo per la riforma fiscale” attualmente in Commissione Finanze che estenderebbe, se approvato, il divieto di vendita a distanza di prodotti per lo svapo non solo transfrontaliero ma anche sul territorio dello Stato.

La proposta però non ha trovato sostegno concorde.

La Lega infatti ha presentato un subemendamento che, se approvato, in pratica lascerebbe le cose così come stanno attualmente.

Sono state presentate quindi due proposte di modifiche normative:

• l’emendamento di Fratelli d’Italia che punta a vietare le vendite on line di prodotti dello svapo sia dall’estero verso l’Italia sia all’interno del territorio nazionale. 
• Il subemendamento della Lega che consiste nel vietare, esclusivamente le vendite on line dall’Estero verso il territorio italiano. Lasciando possibile l’acquisto di prodotti per lo svapo in Italia.

La differenza di vedute dei movimenti politici alla base delle rispettive proposte verte intorno alla regolamentazione che si intende attuare ai nuovi prodotti in commercio, i sacchetti di nicotina, che devono essere regolati alla pari dei liquidi da inalazione e del tabacco.

Freno iniziale del Governo sul divieto alla vendita di sigarette elettroniche sul web

La Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha infatti approvato, con una lieve riformulazione, l’emendamento alla Delega Fiscale proposto dalla Lega che, a conti fatti, lascia invariate le regole odierne del mercato del vaping.

L’esito della votazione della Commissione Finanza quindi ha determinato che

• rimane consentita la vendita di liquidi da inalazione sul web, purché effettuata da aziende autorizzate alla gestione di un deposito fiscale
• è vietata la vendita a distanza transfrontaliera o con approvvigionamento transfrontaliero, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato.

Sigmagazine riporta che, dopo colloqui anche in seno alla maggioranza, si è deciso di non intervenire nell’ambito di un dispositivo di carattere generale con un provvedimento rivolto a modificare l’assetto normativo di uno specifico settore commerciale.

Stop alla consegna a domicilio di prodotti per lo svapo

Con un emendamento alla Legge delega fiscale proposto dalla commissione finanze della Camera, approvato dalla maggioranza parlamentare, si introducono le seguenti novità:

• si potranno acquistare soltanto prodotti europei o regolarmente importati da aziende comunitarie.
• il ritiro di qualunque ordinativo dovrà avvenire presso una tabaccheria o una rivendita di sigarette elettroniche, oppure nelle farmacie e parafarmacie autorizzate dall’Agenzia delle dogane e monopoli a scelta dell’acquirente.
• secondo quanto trapelato al momento, soltanto l'interessato potrà ritirare l'ordine, in modo da essere riconosciuto come maggiorenne

Stop alla vendita di nicotina sul web

L’emendamento alla Delega fiscale a firma Orsomarso, Maffoni, Cosenza, Melchiorre, Castelli e Tubetti, di Fratelli d’Italia, è stato inizialmente accantonato dalla commissione Finanze del Senato per una ulteriore riflessione e un’eventuale riformulazione.

Invece nel tardo pomeriggio del 27 luglio è stato reinserito inaspettatamente nella lista degli emendamenti riformulati e sottoposto a votazione senza subire modifiche.

Il decreto è stato approvato, quindi:

• sarà inibita la vendita a distanza dei liquidi e dei dispositivi monouso o precaricati contenenti nicotina
• i prodotti senza nicotina potranno essere acquistati ma non consegnati a domicilio. Dovranno essere ritirati presso una tabaccheria o un negozio specializzato in e-cigarette.

Quando diventerà operativo lo stop alla vendita di nicotina online?

Perché il divieto diventi operativo, dopo l’approvazione del Senato e il ritorno alla Camera, dovrà essere promulgato il decreto attuativo della delega assegnata al governo dal Parlamento.

Sigarette elettroniche online: la situazione ad agosto 2023

Attualmente la situazione non subisce modifiche siccome si tratta di una delega assegnata al Governo (che richiede decreti attuativi e presumibilmente un Direttoriale dell'Agenzia delle dogane e monopoli per entrare in vigore) ma nel giro di qualche mese i giochi sono destinati a cambiare.

Il consumatore quindi dovrà indicare un punto di ritiro dei prodotti che potrà essere una tabaccheria o un negozio di sigarette elettroniche. 

Anafe, l’associazione confindustriale dei produttori e distributori di sigarette elettroniche e liquidi d inalazione, riporta - per voce del Presidente Umberto Roccatti - che tale misura non è efficace nel perseguire le finalità di contrasto del mercato illecito, di tutela delle entrate erariali e della salute dei minori, favorendo invece il mercato nero online.

L’associazione italiana dei consumatori di sigarette elettroniche Anpvu in ogni caso annuncia che ricorrerà al Tar nel caso in cui fossero emanati i decreti attuativi dell’emendamento alla Delega fiscale approvato il 12 luglio scorso dalla Camera dei deputati. Secondo Anpvu, infatti, questo complesso meccanismo andrebbe a ledere molti negozianti e molti consumatori effettivi e potenziali di e-cig.

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